Gli attacchi informatici nel mondo stanno aumentando e, di pari passo, cresce il loro livello di sofisticazione e la relativa capacità d’impatto. In questo scenario, gli hacker etici sono professionisti sempre più richiesti da imprese e istituzioni per proteggere le proprie infrastrutture digitali. In un’intervista al quotidiano “Il Messaggero”, Stephen MacLachlan, membro del Red Team di Leonardo, racconta il proprio lavoro e in che modo utilizza tecniche avanzate, tra cui intelligenza artificiale e Digital Twin, per identificare e correggere le vulnerabilità di reti e applicazioni.
Stephen lavora all’interno del Global Security Operation Center (SOC), il centro di eccellenza per la cybersecurity di Leonardo, dove team di analisti e tecnici specializzati, supportati da avanzati sistemi di intelligenza artificiale e di big data analysis, lavorano 24 ore su 24 per proteggere le infrastrutture nevralgiche italiane e internazionali da cyber attacchi ed evitare l’interruzione dei sistemi digitali che assicurano servizi vitali per la collettività.
In uno scenario in cui la rapidità di reazione può fare la differenza tra un incidente di piccola portata e una vera e propria crisi, il SOC, grazie alla potente elaborazione dei dati garantita da un supercalcolatore, gestisce in tempo reale tutte le fasi della protezione cyber: dalle operazioni di intelligence su fonti aperte e sul dark web alle azioni di contrasto alla minaccia informatica, fino al ripristino della funzionalità dei sistemi sotto attacco.