Diverse ricerche hanno esplorato gli effetti psicologici sulle vittime di catfishing, soprattutto nell’ultimo anno in cui le relazioni digitali, per via del Covid, hanno preso il sopravvento.
cos’è il catfishing significato e conseguenze
Su Netflix c’è un reality, The Circle, che racconta bene cosa vuol dire sfruttare la propria identità digitale per piacere al prossimo. Questi ragazzi chiusi ognuno nella propria stanza e monitorati costantemente dalle telecamere possono inventarsi di sana pianta un’immagine di sé per conquistare gli altri del gruppo, oppure scegliere di essere semplicemente chi sono. Nel primo caso, voilà, siamo già nella prima fase di un catfishing ben congeniato.
Hai presente il catfishing, no? Questa parola è entrata nell’uso comune in Italia anche grazie al documentario con Nev Schulman del 2010 e a programmi cult come Catfish – false identità su MTV e identifica relazioni nate principalmente online in cui uno dei due partner finge di essere qualcun altro, non si mostra mai realmente per quello che è, in certi casi fa finta di essere donna anziché uomo (o viceversa). Complice la distanza fisica e la fiducia che le vittime di catfishing rimpongono in queste persone, bugiardi seriali di questo tipo vanno avanti finché si crea una vera e propria co-dipendenza. E sbam, il danno (per chi ne è vittima) è fatto.Related StoryCome smascherare un wokefish al primo appuntamentoNella mente del catfisher, perché si mente sulla propria identitàMa c’è di più. Nell’anno del Covid, nel quale le relazioni si sono giocate principalmente online con parecchie conseguenze sulla libido e sul benessere mentale, finire nella rete di chi mente sapendo di mentire, per tanti, è stato facilissimo. Con parecchie conseguenze sul cervello, sul modo in cui si vive l’amore e si dà fiducia al prossimo. Il significato del catfishing in psicologia, sulla base di diversi studi portati avanti recentemente, sta tutto in queste tre sfere. Nello studio pubblicato su Sexual and Relationship Therapy che si chiama “Adult attachment and online dating deception: a theory modernized” nel 2020, ad esempio si è cercato di capire chi sono le vittime perfette del catfishing. Attenzione: non è una questione di stupidità. Fidarsi di qualcuno, innamorarsene in certi casi, non lo è mai.
Si tratta di fiducia da un lato e di grande capacità manipolatoria dall’altra. L’identikit di chi cade nella rete di queste persone è quello di una donna (in media) che ha anxiety issues, ovvero problemi di ansia. E che tende ad appoggiarsi al partner per trovare sollievo.Related StoryUn anno di terapia mi ha salvata dall’ansiaIn una inchiesta di The Conversation, che ha intervistato dei catfisher seriali, si è invece cercato di capire perché queste persone sono spinte ad approfittare degli altri, mentendo su chi sono, spesso per soldi. Solitudine, tristezza, incapacità diffusa di gestire le relazioni sono le motivazioni di chi diventa catfisher. Non per giustificarli, ma a livello psicologico spesso la sfera mentale di chi viene ingannato e di chi inganna è simile, almeno nelle premesse.catfishing, cos’è e quali sono le conseguenze su relazioni e benessere mentaleFidarsi degli altri a volte è un gran casino.
Nello studio “Managing Impressions Online: Self-Presentation Processes in the Online Dating Environment” si è cercato di capire perché, a volte, mettiamo filtri sulla nostra personalità. Sì, la parola filtro non è casuale soprattutto se la applichi al mondo di Instagram e dei social di oggi, nei quali si possono cambiare i connotati con una facilità disarmante, creando un gap tra ciò che si mostra e come si è realmente. In questo caso, secondo gli esperti, i catfished sono persone (a volte, milioni e milioni) che credono di conoscere una persona in base a come si presenta. In generale però quando ci presentiamo sulle app di dating oppure parliamo con qualcuno conosciuto online, puntiamo a mettere al centro il nostro ideal self. Il modo in cui vorremmo essere, insomma. In certi casi, quella che è tendenza umana e comprensibile diventa patologia. E serialità.Le conseguenze del catfishingIn un approfondimento di Bustle, il neuropsicologo Dr. Sanam Hafeez ha detto che quando capiamo di essere stati manipolati la testa va in tilt per lo stress. Non solo: in quel momento il cervello impara a reagire a certe situazioni che somigliano a quella vissuta, anche se magari prenderanno tutta un’altra strada. Ed ecco che fidarsi degli altri diventa un’impresa.
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Gli studi sulle vittime di catfishing – che sono tante, molte di più di quelle che credi – persone che sono state manipolate da una persona a cui avevano dato tutto (dal cuore alla password del conto in banca) confermano che per guarire ci vuole un aiuto esterno, ad esempio un psicoterapeuta. E che è normale sentirsi stupidi, ma non è necessario che questa sensazione duri per sempre. Può evolvere, nel tempo, in qualcosa di positivo. E il cervello può essere allenato a non inserire ogni relazione nella casella “Alert: pericolo”. Conoscere e capire questo tipo di manipolatori è il primo passo per riuscirci.
Cosmopolitan di G. GALLO